giovedì 22 gennaio 2009

Prince of Persia: i due troni

Veniamo dunque all'ultimo episodio delle Sabbie del Tempo. Certo, so bene che è uscito il quarto della serie, ma a occhio non mi piace proprio e dopo questa serie, non credo che questi grandi risultati verrano eguagliati. Spero di sbagliare.
Dopo aver debellato il Dahaka, il principe torna in patria con Kaileena. Ma al suo ritorno, trova una Babilonia assediata, la nave è colpita da delle catapulte degli assedianti e viene fatta a pezzi; il principe si ritrova su una zattera di fortuna e vede la compagna lontana da lui e imprigionata dai misteriosi guerrieri nemici.
I due troni è forse l'episodio meno entusiasmante della serie.
Di certo gli sviluppatori non hanno battuto la fiacca. Oltre a una grafica migliore anche lo stile di gioco ha subito notevoli migliorie. Il sistema di combattimento è stato innovato attraverso una serie di attacchi speciali, una sorta di attacco d'opportunità, che permette al principe di sferrare attacchi deastanti che stroncano i nemici molto più velocemente che con il duello convenzionale, nei combattimenti contro i boss questo tipo di attacco è addirittura l'unico modo per sconfiggerli. Il principe non dovrà sempre vincere grazie alla sola forza bruta, dovrà affrontare i gruppi di nemici con l'astuzia, attaccandoli silenziosamente e tagliando loro i riforzi. In più, mentre nel precedente episodio il principe era fondamentalmente un lupo solitario, in questo gioco torna di nuovo a fare coppia con la bella Farah, il cui aspetto con gli anni è migliorato come il vino. Purtroppo, nonostante siano delle innovazioni che ho grandemente apprezzato, questo terzo episodio risulta meno rivoluzionario del primo e meno intrigante del secondo.
Il secondo episodio introduceva l'elemento dei viaggi nel tempo, il terzo tratta l'ormai inflazionata, ma ugualmente interessantissima tematica del conflitto fra la parte buona e quella cattiva. Forse è stata la colonna sonora, la determinante di questo confronto. La colonna sonora dei Godsmack ha dato un'impronta indelebile che ha esaltato la cupezza di Spirito guerriero, surclassando la colonna sonora arabeggiante de I due troni che, per quanto carina, non ha potuto reggere il confronto. Nonostante sia meno bello dei precedenti, questo episodio vende la pellaccia a caro prezzo. I dialoghi interiori fra il principe e la sua controparte oscura sono affasscinanti e divertenti. E la scena onirica del finale è stupenda!
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mercoledì 7 gennaio 2009

Command & Conquer: Red Alert 3

Sono passati più di 7 anni dall'uscita di Red Alert 2: Yuri's Revenge, l'espansione del secondo capitolo della fortunata saga di Command & Conquer: Red Alert e ora, nel 2008 possiamo toccare con mano il terzo capitolo , con una veste grafica abilmente rinnovata dagli sviluppatori, e di una colonna sonora ancora degna di nota come gli altri due precedenti Red Alert. La trama parte dalla fine della campagna alleata del precedente episodio, in cui l'U.R.S.S. è mercè dell'esercito dell'Alleanza delle Nazioni democratiche. Ma due ambiziosi generali sovietici, Cherdenko e Krukov non si perdono d'animo e utilizzano un prototipo di macchina del tempo per tornare indietro nel tempo, creando un'anomalia nel continuum spazio-temporale togliendo di mezzo dalla storia lo scienziato Albert Einstein, inventore di tutte le armi più avanzate dell'Alleanza delle Nazioni Democratiche. Con questa semplice azione i due generali alterano irrimediabilmente il futuro, permettendo ad un nuovo nemico, l'Impero del Sol Levante di emergere come nuova potenza mondiale ostile alla Russia. Ma la trama non è l'unica forza di questo gioco di strategia. Ogni fazione giocabile è stata caratterizzata in modo equilibrato, non alterando in modo eccessivo le modalità di gioco che hanno reso la serie di Command & Conquer la pioniera dell'RTS e implementando novità interessanti che rendono il gioco più plasmabile dal giocatore secondo le sue strategie, come la possibilità di costruire strutture in acqua e l'opzione di giocare in cooperativa con un amico in modo semplice e intuitivo. Molto interessante è la caratterizzazione della nuova fazione di cui ho parlato prima, l'Impero, dotata di alcune unità robotiche configurabili in due modi diversi, di una flotta potente e della possibilità di espandersi quasi illimitata.