sabato 8 settembre 2012

Death To Spies

So che il gioco è legittimissamente considerabile vecchio, essendo del 2007 stona un po' vederlo recensito solo ne 2012, però si tenga conto di due cose; la localizzazione italiana (parziale, tra l'altro), per opera dell'FX Interactive è uscita con qualche ritardo; seconda cosa il gioco l'ho "recuperato" solo da poco, nonostante l'avessi acquistato tempo fa. Il gioco ci catapulta in una ormai inflazionata (ma mai noiosa) seconda guerra mondiale, specificatamente nel fronte russo, che è un po' meno "banale" del fronte occidentale. Già questo forse può essere visto come una ventata di aria fresca, o almeno, uno spiraglio. Ma il bello viene dopo. In Death To Spies non vedremo mai riprodotte caotiche battaglie con Carri armati Panzer, attacchi aerei e compagnia bella ma impersoneremo Semyon Strogov, un capitano dello Smersh (una sorta di antenato del ben più noto KGB), il servizio di intelligence dell'unione sovietica optando per una sorta di Hitman ambientato durante la seconda guerra mondiale invece che il solito "rumoroso" Call of Duty o Medal of Honor. L'idea di fondo è quindi interessante, soprattutto se aggiungo che vi sono missioni in  cui non si combatte contro i nazisti, ma in cui dovremo pestare i piedi (probabilmente nel dopoguerra, ma non è purtroppo specificato) ai cari alleati inglesi e statunitensi. Il gioco quindi in un certo senso si divide in due categorie di missioni: quelle contro i tedeschi, in cui avremo una relativa lìibertà di manovra e, dato che ci troviamo in mezzo una guerra, avremo la possibilità di non essere troppo schizzinosi per quanto riguarda le uccisioni e quindi l'eliminazione (per uccisione o stordimento) "extra" di qualche ufficiale o soldato per rubargli l'uniforme o semplicemente per eliminare un possibile fastidio  non ci farà per niente sentire in colpa, per la maggior parte dei casi gli obiettivi di missione consisteranno in liberare informatori, uccidere pezzi grossi come ufficiali di alto rango ecc., poi ci sono le missioni contro gli angloamericani in cui logicamente  non dovremo MAI far scattare l'allarme, avremo molta meno libertà di ammazzare a destra e manca, data la presenza di molti civili e la possibilità di far scatenare uno scomodo incidente diplomatico tra superpotenze in teoria alleate, dove l'obbiettivo di uccidere spie russe che hanno deciso di tradire la madrepatria portando informazioni alle spie occidentali o sottrarre documenti segreti... Passando dall'ambientazione al gameplay e all'impatto grafico si inizia a storcere il naso soprattutto per i giocatori viziati da giochi "di marca" e all'avanguardia. Il gioco essendo di "manifattura" russa è fatto con molta cura nonostante il suo budget per quanto riguarda il plot ed alcune chicche come il realismo ma per quanto riguarda grafica e giocabilità può sembrare un po' datato. Sognatevi quindi grandiosi effetti di luce, ombre e riflessi all'ultimo grido (robe carine si, ma per me sonos abbastanza rinunciabili). Parlando del gioco vero e proprio io ho avuto l'impressione di trovarmi di fronte ad un buon ibrido tra  Hidden & Dangerous 2 (per la gestione dell'inventario e i comandi) e la serie Hitman (per i vari espedienti di cui disponiamo, ovvero veleno, cloroformio e soprattutto, la mitica corda per lo strangolamento). La fusione è ben riuscita e la la scelta degli indumenti che possiamo indossare per camuffarci è ampia, comprendendo sia abiti da soldato semplice a sergente, da addetto alle cucine a meccanico, ecc... Il realismo aumenta se contiamo che per procurarci una di queste uniformi esse devono essere pulite e non sporche di sangue, quindi dobbiamo per forza liberarci qualcuno in modo discreto o stordendolo con un cazzottone ben calibrato, usando il cloroformio, strangolandolo con la corda o con un colpo mirato in testa fatto possibilmente con un arma silenziata. Ho nominato un paio di volte come pietra di paragone la serie Hitman, tuttavia ci troviamo di fronte ad un gioco un po' più rozzo e non ci sarà la vasta gamma di uccisioni "originali" possibili col pelatone più amato del mondo dei vidoegiochi, nè la sua sceneggiatura dato che i dialoghi sono praticamente assenti, forse per rendere il gioco più mirato al gameplay che ad un intreccio vero e proprio, e per valorizzare di più l'"anonimato" del Capitano. Le armi sono di un numero abbastanza modesto e comprendono i classici Mp 40, K98 e Luger per le armi tedesche e SVT-40, PPSH 41 e 43 e la Rivoltella Nagant per i Sovietici, oltre che armi britanniche e statunitensi come Sten e Thompson fornite (o a volte rubate) dagli alleati ma contando che si tratta di un gioco orientato allo stealth la cosa è alquanto perdonabile, e l'inclusione di molte armi potenti ma rumorose sarebbe stata alquanto superflua.
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