sabato 30 maggio 2009

Medieval 2: Teutonic Wars

Il penultimo degli aggiornamenti di Medieval 2 si occupa di un periodo poco conosciuto nella storia (per quanto riguarda le culture non nordiche almeno). L'epoca in questione è il sanguinoso periodo delle guerre condotte dall'Ordine Teutonico nel Nord Europa, scenario che comprende l'ordine cavalleresco in questione, ma anche l'impero germanico, i regni scandinavi, la Polonia, l'ortodossa Russia e la pagana Lituania. E i soliti, dannatissimi mongoli.
Le nuove unità sono molte, specialmente nella fazione teutonica e lituana, ma vi sono anche novità rispetto agli altri come l'impossibilità dell'Ordine Teutonico di avere una discendenza per via parentale (coerentemente al celibato imposto storicamente nell'ordine) e la possibilità di poter disporre di fondi da parte degli altri regni cristiani, nonchè di eserciti di crociati provenienti da Francia e Inghilterra che ogni tanto giungono nei vostri possedimenti e si mettono al vostro servizio.
L'Ordine Teutonico è una nazione a parte nel gioco per le sue peculiari caratteristiche, ma lo stesso vale anche per la Lituania che - in quanto pagana - dispone di bonus specifici dovuti alla religione e dovrà trovarsi di fronte a un dilemma importante, quale l'amletica scelta fra l'abbracciare il cattolicesimo o il restare l'ultimo baluardo pagano del nord Europa, il che comporta i pro e i contro per le rispettive scelte.
Ultima nota positiva è la presenza di una colonna sonora epica e ben fatta che dà la carica (e che giustamente sarà ereditata nel prossimo capitolo della serie).

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lunedì 25 maggio 2009

Doppia Recensione: "The Suffering" e "Ties That Bind"


Se amate sentire un brivido di terrore sulla schiena e vi intriga un videogioco con connotazioni marcatamente psicologiche forse potreste apprezzare questi due giochi: The Suffering e il suo sequel The Suffering:Ties That Bind. Ho preferito recensirli in coppia perché sono due titoli da provare in rapida sequenza, dato che non sono legati solo nella trama, ma anche in alcune dinamiche del gioco. Ma passiamo alle trame. Il primo capitolo porta il protagonista, un nerboruto ispanico chiamato Torque, dietro le sbarre di un carcere ,situato in un’isola del Maryland chiamata Carnate, dove deve attendere la condanna a morte, con l’accusa di avere massacrato sua moglie e i suoi due figli. Ma il nostro eroe passa dalla padella alla brace. La cella si apre, ma questo rivela la vera natura del carcere, popolato dai mostri che vivono su Carnate. Ma non solo. Man mano che Torque cercherà la fuga dall’isola dovrà confrontarsi oltre che con le mostruosità che cercano di ucciderlo, anche con sé stesso: dovrà lottare con il suo istinto, che quando lo porta alla furia lo fa trasformare in un essere mostruoso, brutale e fortissimo, che però non può usare sempre dato che lo fa cedere sempre di più alla malvagità del suo Io, o perfino farlo morire . Il protagonista dovrà anche avere a che fare con la sua coscienza buona, rappresentata dallo spirito di un detenuto morto sulla sedia elettrica, che cerca di convincerlo a non fare il suo stesso errore cedendo al male; e alla coscienza malvagia, incarnata da un altro spirito, quello di un secondino sadico nei confronti dei suoi detenuti, che per folle curiosità decise di vedere cosa si prova a morire, suicidandosi in una camera a gas.
A rendere ancora più gravosa la permanenza in un luogo di morte come carcere è il costante ricordo della moglie, morta forse per mano dello stesso Torque, che lo spinge alla redenzione e alla nostalgia della sua vita prima del massacro della sua famiglia…
Ma dopo molti orrori visti a Carnate, passeremo al secondo capitolo dove Torque non potrà ancora vivere in pace: dovrà tornare nella sua città natale, Baltimora dove farà i conti col suo passato per fare luce sull’oscuro mistero dell’omicidio della sua famiglia e comprendere la vera natura di un oscuro personaggio, Blackmore, che pare abbia avuto un ruolo nella tragedia… Il tutto incontrando altri abomini, alcuni simili a quelli già incontrati nel carcere di Carnate, altri totalmente nuovi. Stavolta la morale del personaggio sarà condizionata dal fantasma della moglie Carmen (la coscienza buona) e da Blackmore (la coscienza malvagia).
Interessante e originale, in tutti e due i giochi, è la genesi dei mostri che combatteremo. Ognuno di loro nasce grazie ad un determinato evento, entrato tra le leggende di Carnate e Baltimora. Ad esempio i Gorgers di Ties That Bind esistono grazie ad un macabro evento della Grande Depressione accaduto a Baltimora: un reverendo pur di salvare i propri fedeli dall’inedia servì loro la carne di alcuni cadaveri umani, che aveva trovato per caso e, di conseguenza, quando i fedeli se ne accorsero linciarono il prete.
Ma adesso parliamo del gameplay: tra il primo e il secondo capitolo ci sono somiglianze, come alcune armi e personaggi in comune e in entrambi vi sono degli archivi compilabili col proseguimento del gioco, in cui si potranno trovare informazioni sui mostri, personaggi e luoghi che vedremo nel corso delle avventure. Vi è inoltre in entrambi i titoli il concetto di moralità: se noi uccideremo qualsiasi cosa che si muove precipiteremo nella parte violenta e maligna del personaggio, se staremo in disparte nelle varie situazioni di conseguenza non saremo né carne né pesce, se invece ci comportiamo da buoni samaritani riusciremo a redimerci. Ma i giochi non sono due cloni e ci sono anche delle differenze. Realisticamente nel secondo capitolo non potremo girare con un armeria nella schiena come si poteva fare nel primo, ma potremmo portare solo due tipi di armi. Inoltre la moralità influirà non solo sul finale del gioco ma anche sulle abilità di cui il giocatore godrà quando si trasforma nel mostro, con una moralità malvagia potremo usare dei poteri fin troppo simili a quelli dei mostri che dovremmo uccidere nel corso della trama, mentre con un comportamento buono avremo dei poteri relativamente più umani.

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lunedì 4 maggio 2009

Medieval 2: Crusades Campaign

L'epopea Total War continua.
In questo aggiornamento di Medieval 2 rivivrete l'epoca delle Crociate nel periodo fra la seconda e la terza crociata, precedente alla battaglia dei corni di Hattin. Questo vuol dire che vi trovate nel momento più caldo e decisivo delle guerre per Gerusalemme. La scelta del periodo non potrebbe essere meglio azzeccata.
In questo modo, qualunque sia la fazione che sceglierete, potrete dei personaggi storici realmente esistiti in quel periodo, fra i quali Saladino, Riccardo Cuor di Leone, Nureddin e Baliano da Ibelin e tanti altri e alcuni di questi eroi giocabili avranno in campo abilità caratteristiche da usare in caso di necessità quali un rinnovato vigore, bonus sul morale o la capacità di paralizzare i nemici circostanti.
Purtroppo, data la mia non scarsa conoscenza del periodo, mi ha fatto parecchio storcere la bocca nel notare non poche licenze poetiche nelle caratteristiche date ad alcuni personaggi (imperfezioni che del resto si trovano anche in tutti i precedenti titoli, sebbene in quantità minori). Ad esempio Guido di Lusignano ha delle caratteristiche troppo positive e non rispecchia minimamente l'uomo incapace che era, mentre Baldovino IV, sebbene storicamente meno inetto, è comunque troppo forte (ancora più potente di Saladino!) e, specialmente, nel gioco la sua vita non verrà stroncata nel bel mezzo dell'adolescenza come invece accadde nella realtà!
Come negli altri seguiti di Medieval 2, qui potrete disporre di una maggiore capacità di cooperazione coi vostri alleati ai quali - sempre che li abbiate vicino a voi in battaglia - potrete ordinare di avanzare o stare sulla difensiva. Non sottovalutate le alleanze: presto in gioco entreranno dei nuovi potenti nemici, contro i quali le nazioni che verranno colpite da essi dovranno allearsi per respingerli...mentre le nazioni più distanti potranno allearsi con i nuovi arrivati, prendendo i loro nemici in una tenaglia mortale!
I cattivoni in questione saranno i mongoli, vecchi amici che gli appassionati della serie hanno già dovuto tenere a bada in Mongol Invasion e nel primo Medieval. Hanno una cavalleria micidiale e il pessimo vizio di essere quasi tutti concentrati in un'enorme orda che spunta fuori all'improvviso da est, quindi alle spalle della sfortunata fazione più vicina a loro.
Per quanto riguarda le unità, il giocatore potrà disporre di un'ampia scelta di combattenti a seconda della fazione guidata, storicamente accurati e visivamente eccellenti, fra cui anche gli ordini cavallereschi, che dispongono di unità uniche e, in alcuni casi, non reclutabili. E quest'ultimo punto è un passo in avanti importante rispetto ai precedenti giochi, perchè non avrebbe senso la creazione di un battaglione di templari lontano da Gerusalemme, anche se renderebbe tutto più facile.

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