lunedì 28 settembre 2009

Men Of Valor

Men Of Valor è uno sparatutto classico. Spesso il gameplay non è troppo diverso dal classico "cerca e distruggi", ma questo difetto è mascherato bene da alcuni fattori. Il gioco ci porta indietro nel tempo, durante la sanguinosa guerra del Vietnam dove il giocatore impersonerà un Marine Afroamericano che partecipa a diverse operazioni militari del conflitto vietnamita, compresa l'offensiva del Tet resa celebre da Full Metal Jacket e la battaglia di Da Nang. Ma la trama (anche se purtroppo è molto lineare) non è un semplice susseguirsi di obiettivi, e avremo a che fare durante il gioco con dei ben caratterizzati e carismatici commilitoni, che ci accompagneranno durante le missioni e purtroppo in alcuni casi verranno uccisi dai soldati Vietnamiti o dai Vietcong di turno. A rendere più realistico e coinvolgente il gioco c'è una chicca: quando completeremo una missione il nostro alter ego scrive lettere alla famiglia dove commenta le sue azioni in territorio nemico e si informerà di come sta il suo fratello minore che ad un certo punto del gioco verrà spedito anche lui a combattere in Vietnam. Oppure, quando moriremo nel corso delle azioni in cui siamo coinvolti il game over altro non è che la lettera per informare la suddetta famiglia della morte del protagonista. Ma a battere tutti gli aspetti positivi del gioco è una superba colonna sonora che comprende bellissimi brani musicali scritti da artisti degli anni '60, tra i quali James Brown e i Mamas & Papas.
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martedì 15 settembre 2009

The Witcher

Non ho letto il romanzo da cui è preso il gioco, purtroppo. Dico purtroppo sia perchè è impossibile trovare il libro (scritto da un abile autore polacco) tradotto nell'italica lingua e sia perchè non ho avuto modo di poter assaporare al meglio i collegamenti con l'originale. Non fatevi ingannare dalla mia intoduzione perchè il gioco è assolutamente un buon titolo e i motivi non sono pochi. Prima di tutto il gioco ci mostra una trama interessante e originale, in cui impersoneremo Geralt di Rivia. Questo enigmatico personaggio fa parte di un gruppo di mutanti che, sacrificando parte dell'umanità e la possibilità di avere figli, proteggono gli umani dai mostri. Tuttavia questa protezione non riceve gli onori che merita, anzi, questi cacciatori, gli Witcher, sono oggetto di feroci discriminazioni razziste che li hanno costretti a vivere lontani dalla civiltà. In seguito ad un assalto ad una delle poche fortezze di Witcher rimanenti i cacciatori sono decisi a fare luce su questo misterioso attacco e si dividono per indagare e scoprire cosa minaccia sia la razza umana che i Witcher. Il gioco sfrutta l'Aurora Engine (opportunamente aggiornato), che già aveva dato prova di sè col primo titolo della serie Neverwinter Nights, che permette (con un computer adeguatamente potente) dei paesaggi realistici e una resa grafica dei personaggi credibile . Se siete troppo pignoli per la grafica, potete potenziarla ulteriormente acquistando The Witcher Enhanced edition, che migliora alcuni particolari della grafica, in particolar modo dei personaggi, che oltre ad avere una nuova veste grafica gesticoleranno in modo più realistico dell'edizione originale. Sul Gameplay c'è ben poco da storcere il naso. Infatti le azioni possibili sono di un numero soddisfacentemente elevato, e sono anche divertenti. Persino il "banale" combattimento in mischia offre delle sorprese, infatti lo stile di attacco sarà facilmente e originalmente personalizzabile in tre comode modalità, ovvero attacco pesante, attacco veloce e attacco di gruppo. Il primo è buono contro personaggi potenti e coriacei il secondo contro nemici agili ma fragili e il terzo servirà quando il personaggio principale è circondato dagli avversari. Oltre al canonico spada contro spada potremo anche darci al gioco d'azzardo in combattimenti a mani nude nelle taverne, in cui dovremo mettere K.O. l'avversario senza uscire dal "Ring". Rimanendo tra le mura della taverna inoltre, si avrà la possibilità di fare delle gare di bevute per guadagnare denaro, oggetti o informazioni utili al proseguimento della trama. L'alcol come avrete capito non sarà un particolare ininfluente, e se il personaggio esagera barcollerà e sarà meno efficiente nel combattimento e sarà più lento. L'alchimia anche è un elemento centrale che sarà utilissimo al protagonista per potenziare le sue caratteristiche e per procurargli pozioni di ogni genere, speciali unguenti per migliorare temporaneamente le sue armi e bombe il cui uso penso sia chiaro a tutti. La gestione dell'armamento è semplice: avremo a disposizione 4 slot per le armi: uno occupato dalle spade a due mani di metallo (utili contro i nemici umani e animali) , un secondo coccupato dalle spade a due mani di argento (potenti invece contro i mostri) e due slot aggiuntivi tenuti in serbo per armi a una e a due mani che non siano necessariamente spade, come asce, mazze e pugnali.
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mercoledì 2 settembre 2009

Emperor: la nascita dell'impero cinese

Dopo Pharaoh e lo sfortunato Zeus, la Sierra mette in campo sui monitor l'impero cinese.
Nel gioco gestirete le vostre città in un lasso di tempo che va dalla nascita della cultura cinese
all'invasione mongola. Gestire un'intera città è già una bel lavoretto e voi non dovrete solo costruire interi quartieri, rifornirli dei beni di lusso e di tutte le infrastrutture, ma dovrete anche mantenere il tenore di vita dei vostri cittadini, che più diventano ricchi e più diventano esigenti e viziati. Ma non solo: dovrete onorare con cospicui dono le divinità e gli antenati, barcamenarvi nella diplomazia con le altre città, usando le trattative e anche la forza, dovrete costruire delle città vivibili ed esteticamente gradevoli e che rispettino il feng shui, l'armonia degli elementi.
Lo stile di gioco è il solito, sorretto dalla cara vecchia modalità bidimensionale, di cui questo è l'ultimo gioco della serie che ne fa uso (purtroppo): i cittadini girano autonomamente per la città e voi dovrete garantire loro un percorso che li conduca in tutti i posti dove devono andare a erogare il loro servizi.
Per quanto riguarda il lato militare non ci sono stati grandi cambiamenti e i monumenti sono ancora possibili da costruire, fin'ora non ho avuto la stessa soddisfazione di quando vedevo i miei schiavi portare sulla piramide mattone per mattone come a Pharaon, ma forse è perchè non sono ancora arrivato alle missioni in cui si costruisconi i monumenti più tosti.
La gestione della mappa diplomatica è cambiata: non dovrete fare riferimento al solo faraone, dovrete vedervela con ogni singola città che vi sta vicina, commerciandoci, migliorando i rapporti, alleandovi, mandando spie e sabotatori e spedendovi truppe per difenderle o per sottometterle.
Ogni tanto vi ritroverete - come nei precedenti titoli - a sagrare sul perchè l'addetto a un certo servizio non va a fare il suo lavoro in un posto così vicino rispetto al posto da quale parte. Ho trovato un fastidioso bug in questo gioco, caratterizzato dalla presenza di alcune zone dove - ogni 5-10 minuti - vedrete crollare una dopo l'altra tutte le strutture, anche quando se sono zono ben servite da ispettori edili.
Nonostante le mille difficoltà che incontrerete durante il gioco (e forse prorpio grazie a queste difficoltà e ai conseguenti sforzi) resta comunque il fatto che vedere i propri quartieri evolversi in zone sempre più prosperose e agiate è una vera e propria gioia per gli occhi. Ancora più soddisfacente e riuscire a mantenere anche i più elevati tenori di vita degli inquilini. Anche perchè la mancanza di un bene di consumo o servizio causerebbe l'immediato degrado del quartiere e la perdita di numerosi cittadini e conseguenti lavoratori. Giocare a giochi simili è importante perchè molto istruttivo, aiuta a capire perchè, a volte, chi gestisce un'impresa o una città è così cinico e bastardo. Vi ritroverete a giocare dalla parte dei padroni, a vedere le cose dal loro punto di vista. E , brutto dirlo, capirete che per chiunque gestisca un paese o una città, un tasso di disoccupazione al di sotto del 10% è un gran vantaggio e di gran lunga preferibile alla carenza di lavoratori.

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