mercoledì 4 agosto 2010

The Moment Of Silence


Da qualche anno a questa parte il genere delle avventure grafica non desta più eccessivo interesse nella mente dei giocatori e se escono dei giochi d'avventura sempre più spesso escono delle avventure ibride con sequenze più orientate all'azione dei vecchi capolavori delle serie Broken Sword o Monkey Island che utilizzano comandi a suon di tastiera o addirittura gamepad. Tuttavia ogni tanto qualche sviluppatore fa la coraggiosa decisione di rinunciare ai compromessi e crea giochi d'avventura grafica in puro punta e clicca. The Moment Of Silence (uscito nel 2004) è uno di tali giochi. Tecnicamente il gioco non è allo stato dell'arte, le innovazioni a livello di gameplay non sono eclatanti la gestione dell'inventario e i comandi sono una cosa già vista nel genere, la telecamera a volte può sembrare troppo rigida tanto che a volte ci si ritrova nella "caccia al pixel", una delle cose più insidiose del genere dei punta e clicca, poi in particolare nella versione italiana i doppiatori non particolarmente ispirati rovinano l'esperienza di gioco (tale cosa non succede in alcune edizioni. Mi sono informato, ad esempio, che in quella tedesca ci sono le voci di Bruce Willis e Julia Roberts). Passando alla trama il voto attribuibile al gioco si alza. Siamo nell'anno 2044 in un futuro dove è in atto una vera e propria rivoluzione tecnologica osteggiata da veri e propri gruppi di Luddisti come succedeva nell'Inghilterra della rivoluzione industriale e movimenti terroristici imperversano in tutto il mondo utopisticamente unito sotto un unico governo mondiale. Tutto ciò viene passivamente accettato dal protagonista Peter Wright, un esperto di informatica che lavora in una società di comunicazioni. Il nostro alter ego ha perso ogni voglia di lottare dopo che ha perso moglie e figlio in un dirottamento aereo e vive la sua vita isolandosi quanto possibile abitando un appartamento a New York, avendo come passatempo la chat con una misteriosa donna con cui si confida. Tale routine viene però messa in discussione quando l'appartamento dei suoi vicini di casa viene preso d'assalto da una squadra SWAT che dopo aver perquisito la casa lasciano il palazzo arrestando il capofamiglia, senza alcun motivo apparente. Sospettoso per tale episodio Peter inizia ad indagare e si rende conto di come lui abbia finora accettato di vivere in una società dominata da computer senzienti in cui ogni istante della vita di un uomo viene controllato in un modo inquietantemente simile a Nineteen-eightyfour di George Orwell e quindi l'eroe decide di percorrere le orme del suo vicino di casa sabotando tale tirannia invisibile, facendo valere la propria libertà di fronte ad una società apparentemente perfetta che vede l'individualità del genere umano come una minaccia.

Ti è piaciuto l'articolo? Vota Ok oppure No. Grazie Mille!

Nessun commento: