mercoledì 1 settembre 2010

The guild 2: Pacco completo


Indubbiamente il medioevo è un periodo affascinante. A mio parere, lo è dall'inizio alla fine. È un periodo, per quanto pieno di superstizione e ignoranza, su cui si basa il mondo che noi tutti conosciamo, tutti i giorni. The Guild, e tutte le sue espansioni stand-alone sono ambientate nel quindicesimo secolo, periodo che rappresenta più o meno la morte dell'epoca medievale per lasciare il posto a quella moderna. Ed è proprio quest'atmosfera di transizione a rendere il '400 ancora più accattivante. Forte di quest'ambientazione si fanno strada i vari titoli The Guild 2, ognuno con ambientazioni differenti: quello standard è ambientato nell'entroterra germanico, Pirati dei mari del Nord che dà al giocatore(logicamente!) la novità di navigare in acque tedesche britanniche e norvegesi, come commerciante, pirata o anche umile pescatore, Venezia vi farà impersonare un cittadino ravennate, della Serenissima o se siete nostalgici dell'Europa settentrionale un uomo di di Vienna o dintorni e l'ultima espansione (nata però come mod, dato il fallimento della software house di the Guild 2) Renaissance, che ci porterà di nuovo nel Nord conferendo ulteriori nuove professioni versatili e divertenti. La struttura, però è più o meno comune a tutti i giochi ( a parte per la Campagna dell'espansione piratesca, in cui intreccio e personaggio saranno già fatti dal computer per esigenze di trama): scegliamo il nostro Alter ego (con tanto di sistema di esperienza à la gdr) avendo la possibilità di personalizzarlo nel sesso, nell'aspetto fisico, nella voce e sopratutto nella sua classe di abilità. Potremo infatti decidere di 4 gruppi di mestieri: lavoratore autonomo, artigiano, erudito e "furfante". Il primo comprende lavori come il taverniere o il contadino, l'artigiano può invece scegliere mestieri come il fabbro o il sarto, l'erudito può divenire un abile medico o un enigmatico alchimista, infine il furfante, per chi non disprezza il lavoro sporco. Si può scegliere di essere il capo di un covo di banditi o magari di loschi tagliaborse. Tutte e 4 le "professioni" che sceglieremo hanno comunque la possibilità di intraprendere, parallelamente al proprio mestiere di base, una vera e propria carriera politica partecipando alle sedute nell'aula del consiglio. Questo è il fattore più interessante del gioco dato che ogni carica elettiva della città in cui vive il protagonista ha un salario che varia in base all'importanza del compito e le proprie peculiarità, se siamo il sindaco della città possiamo comportarci in modo non proprio carino, ovvero possiamo ogni tanto prendere qualche piccolo "extra" dalla tesoreria della città! Se l'alter ego è il giudice logicamente dovrà presiedere ai tribunali (quando non siamo noi il giudice i tribunali sono un'utile risorsa per ostacolare o addirittura far fuori un nostro rivale con una condanna a morte se li accusiamo e ci sono le prove adatte ad incriminarlo) il capo delle prigioni sarà in grado di torturare i nostri avversari per spingerli a confessare crimini che (forse) non hanno nemmeno commesso! Per ottenere uno di questi incarichi il personaggio del giocatore dovrà recarsi nel municipio della città e pagare una tassa per potere partecipare alla prossima elezione e sperare che il consiglio della città non ci odi così tanto da boicottare totalmente la nostra candidatura. Per ovviare a quest'inconveniente bisognerà ricorrere ad un mezzuccio in voga anche oggi.Avete capito quale? No? Semplice, è uno dei metodi più vecchi, la corruzione! Aprite quindi il vostro fido portamonete e donate oro sonante o regalie di vario genere agli elettori che possono fare la differenza tra vittoria e sconfitta. Naturalmente questo gioco non è solo lavoro e politica c'è anche la famiglia. Infatti un fattore di cui bisogna tener conto è la vostra discendenza, ergo se vi trovate una moglie e far figli può essere una buona idea dato che così potrete comandare anche lei e gli eventuali figli per espandere quindi le vostre attività e di conseguenza le vostre entrate. Nel gioco è presenta anche la sfortuna per il personaggio di ammalarsi di malattie che vanno dal banale raffreddore alla lebbra. Ognuno di questi può o degenerare in una malattia più grave o intaccare in modo irreversibile il vostro fisico o il vostro intelletto. Se quindi uno dei vostri dovesse contrarre la peste o altri mali andate nell'ospedale più vicino possibile e pagate per una cura (o medicatevi voi stessi se avete intrapreso la carriera di medico) e sperate che le medicine appropriate ci siano.Purtroppo il gioco non è perfetto e mi vengono in mente tre cose che non sono gestite per niente bene. La prima è il sesso dei personaggi, caratterizzato troppo poco: irrealisticamente infatti potrete vedere donne-soldato e donne politicanti, cose anacronistiche per non dire buffe per un gioco ambientato nel medioevo: il secondo neo è la gestione del tempo. Ogni giornata (con tanto di ciclo giorno-notte) irrealisticamente rappresenta una stagione intera e quindi vedremo i nostri personaggi invecchiare molto rapidamente, cosa che mette fretta al giocatore oltre ad essere un evidente paradosso. L'ultima imperfezione, spesso presente nei giochi gestionali, è il pericolo che il gioco diventi presto ripetitivo e noioso, dato che dopo le prime volte che si assiste con interesse ad un determinato evento del gioco, che sia un duello o un elezione del municipio, presto tale interesse cala dato che ci si accorge che si ripete spesso.

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