mercoledì 25 marzo 2009

Timeshift

Ci troviamo di fronte ad un titolo con un idea di fondo non molto originale, ma comunque interessante che è la possibilità di viaggiare nel tempo. A prima vista qualcuno penserebbe che questo gioco altro non è che una riedizione in chiave futuristica della Trilogia di Prince of Persia conclusa con PoP I Due Troni. Tuttavia si sbaglierebbe dato che adesso il giocatore non dovrà impersonare un'atletica macchina da guerra come il Principe di Persia, ma un semplice fisico che suo malgrado deve combattere. Ma passiamo alla trama vera e propria: un geniale scienziato, Krone, ha lavorato per l'esercito statunitense per costruire una tuta all'avanguardia che permette al suo portatore di sfruttare il tempo a suo piacimento. A fine progetto lo scienziato è stato ricompensato, ma secondo quest'ultimo in modo irrisorio. Furioso per questo sfruttamento da parte dei "potenti", decide di utilizzare la sua invenzione per i suoi scopi: trasportarsi in una realtà parallela e diventare un uomo potente e rispettato, in poche parole, viaggia nel tempo e nello spazio per prendere con la forza il potere in un passato e in una realtà alternativi ( verremo presto a sapere che siamo tornati nel 1940 dai giorni nostri) diventando a conti fatti, un dittatore. Ed è qui che entra in gioco il protagonista del gioco, un collega di Krone che ha intuito le idee folli di quest ultimo e decide di fermarlo, indossando anche lui una tuta che gli permette di riavvolgere, rallentare e fermare il tempo. Molte armi strizzano l'occhio ad altri FPS, in particolar modo Half Life, molti di voi ritroveranno la balestra con dardi esplosivi, il mitragliatore/lancia granate, il fucile a pompa a doppia funzione, il lanciarazzi telecomandati, il fucile ad energia e il cannone al plasma. L'unica arma originale aggiunta dagli sviluppatori è l'Hellfire, una mitraglietta con proiettili incendiari con un mini-lanciafiamme incorporato, che nonostante sia l'unica, è una chicca deliziosa! Tuttavia essendo un gioco della Sierra non poteva non permettersi ad un autocelebrazione di half life 1 e 2: oltre a gran parte dell'arsenale bellico con cui avremo a che fare con altre citazioni spudorate: il protagonista, un fisico, muto per tutto il gioco e di cui non si vede il volto manco a pagarlo oro (non vi ricorda Gordon Freeman?) e l'antagonista, scienziato iper ambizioso che si auto-proclama dittatore (vedi Wallace Breen). Almeno, a differenza di Half Life 2 il doppiaggio è più che decente.
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