martedì 5 ottobre 2010

La serie di Cossacks


Faccio un post unico che comprende il primo episodio con annessi aggiornamenti e il secondo.
La serie Cossacks è prodotta da la GSC Game, la casa ucraina che ci ha anche regalato STALKER e che ci dimostra che dai paesi dell'ex blocco sovietico non sanno farci pervenire solo prodotti celebri ma rudimentali come Tetris o l'AK-47. Il primo episodio Cossacks era un gioco strategico in tempo reale dalla grafica abbastanza elaborata per l'epoca e che come fiore all'occhiello aveva la capacità di supportare sullo schermo eserciti con tanto di reggimenti in formazione fino al non poco invidiabile numero di 10000 unità. L'altra caratteristica del gioco - già sfruttata in altri giochi ma ben gradita - dell'influenza che hanno le risorse sul proprio esercito: il carbone serve per garantire il rifornimento di munizioni, l'oro per pagare i mercenari che altrimenti si ribellano, il cibo per foraggiare gli uomini, che altrimenti crepano di fame.
Ultimo elemento innovativo era la possibilità di catturare o distruggere strutture non presidiate, aprofondito nell'aggiornamento di Cossacks American Conquest, che permetteva agli uomini di barricarsi all'interno delle costruzioni.
Quest'ultimo punto è stato forse quello che non mi ha permesso di apprezzare in pieno il primo episodio poichè l'enorme quantità di forze in campo rendeva quasi impossibile vincere la partita in schermaglia, dato che imponeva che vi fosse una battaglia infinita per ogni singola dannatissima struttura da espugnare, mentre nei precedenti giochi strategici qualunque unità poteva attaccarla direttamente fino a distruggerla per esaurimento di punti ferita.
Il gioco che ho potuto invece meglio apprezzare è Cossacks 2, che si concentra nel periodo Napoleonico (il primo toccava un lasso di tempo che andava dal XVI al XVIII secolo).
L'innovazione per me più gradita è stata l'introduzione della modalità Battle for Europe nella quale è possibile impersonare le grandi potenze europee di Francia, Gran Bretagna, Prussia, Russia e Impero Ottomano (nell'espansione stand alone anche Spagna, Polonia, Confederazione del Reno).
In questa grande campagna si alternano fasi strategiche in stile risiko! a frasi tattiche sul campo, dove è possibile anche condurre missioni secondarie che permettono di avere risorse in più, unità o punti esperienza che permettono al personaggio di salire di grado e di poter comandare per le prossime battaglie sempre più unità.
Altra buona innovazione è l'introduzione dei villaggi, centri abitati forniti di miniere o fattorie che, una volta conquistati hanno una piccola guarnigione autonoma a difenderli e nella modalità schermaglia vi riforniscono di beni di necessità, permettendo anche che i vostri reggimenti nelle vicinanze possano sostituire gli uomini persi con delle reclute del villaggio che riempiranno progressivamenti i ranghi fino al massimo.
Ultimo e sempre da me gradito miglioramento è l'influenza del morale, già accennato nei primi episodi, ma definitivamente imposto in Cossacks II. Qui le vostre formazioni si disperdono se subiscono perdite oltre il 70% e vi sono anche altri fattori che condizionano la stabilità del reggimento, come la fatica, gli attacchi di fianco o l'inesperienza. Quest'ultimo punto è ovviamente la cosa che più vi farà rodere quando perderete un'unità perchè, oltre a perdere forze in campo perderete anche un'unità con esperienza se si dà alla fuga il vostro reggimento che ha combattuto più battaglie, quindi più abile degli altri in termini di potenza di fuoco, abilità nel corpo a corpo e minor consumo di munizioni.
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