mercoledì 10 febbraio 2010

Hitman: Blood Money e predecessori

Fin'ora Hitman: Blood Money (2006) è il gioco più recente dedicato al pelatissimo e tostissimo assassino, l'agente 47 della ICA (che se non avete notato è l'anagramma della CIA). Nell'attesa di succoso seguito ci dovremo accontentare del fiacchissimo film al cinema dedicato alvideogioco. Non per colpa di Timothy Oliphant, che come protagonista poteva essere pure peggio, ma per colpa dei soliti registi che pensano di fare un film un film dedicato a un videogioco solo perchè ne sono dei grandi fan.

La serie di Hitman è un prodotto originale, intrigante e abbastanza violento da essere anche un ottimo modo per scaricare la tensione.
Chi non ha mai voluto provare la vita del sicario professionista?
La prima caratteristica del gioco che spicca rispetto alle altre, è che la maggior parte delle missioni vanno preferibilmente fatte in maniera pulita cercando di uccidere solo l'obiettivo della vostra missione. Certo, se volete menare le mani e fare più casino possibile fate pure, ma a volte sarà impossibile vincere con la sola forza bruta e rischierete di mettervi nei guai con tutte le vittime che avrete fatto.
Questa era l'idea di fondo del primo, Hitman: Codename 47, che vi permetteva di gestire anche la parte economica delle missioni, facevndovi comprare l'equipaggiamento adatto alla bisogna. Non conveniva andare di grilletto facile, ammazzare troppi poliziotti e civili costituiva un malus e parte del compenso veniva detratto per pagare i danni collaterali. Era un gioco innovativo, ma forse troppo, perchè troppo difficile per molti videogiocatori buzzurri abituati a spianarsi la strada a suon di M60.
Il secondo episodio, Hitman 2: Silent Assassin era più semplice, avendo glissato tutta la parte economica e lasciando solo quella esecutiva. Forse un tentativo di smussare lo stile di gioco, ritenuto troppo difficile e poco accessibile ai più. Buona invece l'idea di collegare in maniera chiara tutte le varie missioni all'interno di una trama, permettendo così di creare un collegamento al primo gioco e di fare evolvere la storia con uno stile abbastanza hollywoodiano. Molto bella la colonna sonora, forse la migliore della serie fin'ora.
Il terzo, Hitman: Contracts forse è nel complesso quello con meno innovazioni, alcune missioni sono addirittura un elaborato remake di quelle del primo. Se le idee sono scarse sullo stile di gioco e la trama, non lo sono per quanto riguarda la scelta di numerosi espedienti suggestivi che rendono il gioco il più visionario della serie, con missioni lugubri, surreali e in alcuni casi comiche.
E infine Blood Money.
Si può dire che con BM i tempi sono ormai maturi.
I precedenti episodi avevano spianato la strada per un genere di gioco composto perlopiù di missioni stealth portate avanti da un personaggio a sangue freddo e spregiudicato che ormai ha conquistato molti fan.
BM è l'innegabile conseguenza dei successi dei predecessori e, forte del suo successo, riprende il vecchio stile del primo della serie: la variabile economica e le conseguenze che può avere nelle missioni future.
Mentre con Codename 47 il risultato di una missione non influenzava la seguente se non lasciandovi un budget inferiore da sfruttare qua, quello che seminate raccogliete.
Una gran chicca del gioco consiste nel riportare non solo le statistiche delle vostre uccisioni (che devo dire che a volte sono sbagliate, come ho visto anche nel terzo episodio) ma anche una pagina di giornale dedicata all'assassinio, che descrive le modalità dell'uccisione, la storia della vittima, le vittime coinvolte e un probabile identikit dell'esecutore in base alle descrizioni dei testimoni. Viene da sè che se vincede una missione alla maniera del nonno, ovvero con una sparatoria alla Call of Duty che vi porta ad ammazzare il vostro obiettivo insieme a una trentina di guardie, 15 civili e un cane, vi ritroverete col vostro bel faccione stampato su tutti i giornali per cui, nella missione dopo, avrete un bel bersaglio sulla schiena dall'inizio.
Se proprio devo dire una cosa che non mi piace del gioco è la grafica: il nuovo motore grafico è indubbiamente assai bellino dal punto di vista grafico, ma ha anche la tendenza a evidenziare la muscolatura di quasi qualsiasi personaggio ragion per cui 47, che nei precedenti era un assassino dal fisico atletico ma abbastanza smilzo, qui è diventato un palestrato col collo taurino.
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