venerdì 19 febbraio 2010

King's Bounty: The Legend


Non ho purtroppo avuto modo di giocare al gioco originale, uscito nell'ormai lontanissimo 1990, e sono passato direttamente al remake, sia perchè è difficile trovare il gioco vecchio, sia perchè, mi duole ammetterlo, sono troppo viziato per una grafica di 20 anni fa. Da quanto ho avuto modo di sapere il vecchio KB ha gettato le radici per il gameplay della più famosa serie di giochi di Heroes Of Might And Magic, dando le basi per quanto riguarda la gestione dell'eroe e le regole dei combattimenti (Heroes aggiungerà al suo gameplay l'aggiunta della gestone dei castelli e della gestione di più di un eroe, e renderà il gioco completamente a turni, a differenza di KB che è a turni nei combattimenti e in tempo reale nella mappa strategica). il numero dell'esercito che fa parte del seguito dell'alter ego del giocatore dipende da un fattore particolare, il comando, che gli permette di reclutare un certo numero di unità in base al livello di questa (spiegandomi meglio con un tot di comando possiamo avere nell'esercito 20 unità di livello 1 e 10 di livello 2) quindi il nostro esercito non dipenderà solamente dalle nostre ricchezze in denaro, ma in particolare dal carisma dato dal fattore che ho citato sopra. Le chicche di questo gioco non si trovano nella trama che, mi dispiace dirlo, non è per nulla originale (tipico scenario fantasy in cui il giocatore deve salvare il regno blablablabla) ma si notano principalmente nella possibilità di sposarsi e generare una famiglia (anche se in tempi scandalosamente veloci). Questa famiglia non è fatta "per bellezza", ma a seconda della moglie che sceglieremo di rendere la nostra fedele consorte ne avremo dei bonus variegati che vanno dall'aumento dell'attacco delle truppe del giocatore e bonus a particolare unità. I figli faranno più o meno lo stesso occupando uno dei 4 slot aggiuntivi che la moglie ci regala (precludendoci però la possibilità di affidare alla moglie uno dei nostri oggetti che non possiamo indossare ma ci potrebbe essere utile in battaglia). Se ci siamo stancati della cara mogliera potremo ripudiarla al prezzo di lasciarle tutti i figli e un quinto del nostro budget per fare posto ad una più abile consorte o semplicissimo per purissimo piacere maschilista del rimanere SINGLE. Seconda peculiarità del gioco è rappresentata dal vaso della Rabbia, che contiene degli spiriti che supportano il nostro esercito se li nutriamo con la nostra rabbia. Questa rabbia è un energia che si ottiene in combattimento, sia perdendo le proprie truppe sia uccidendo quelle nemiche e, logicamente a differenza del Mana non si ricarica col passare del tempo ma si prosciuga quando non siamo in combattimento. La rabbia serve anche a mettere ad aumentare la percentuale con cui i nostri soldati possono infliggere potenti colpi critici. Terza innovazione è quella degli oggetti "viventi". Alcuni artefatti, che troviamo nel corso del gioco, sono controllati da creature magiche di un altra dimensione, che possiamo affrontare in combattimento per due motivi: o per potenziare il bonus dell'oggetto in questione, oppure per soggiogare queste creature se queste sono ribelli e si rifiutano di darci l'aiuto che ci spetta. Questi particolari combattimenti sono più complessi di quelli che affrontiamo di solito, dato che oltre che uccidere le i mostri evocati bisogna distruggere le torrette che ospitano i gremlin che controllano l'oggetto, tali maligne e odiose creaturine vorranno renderci difficile il compito o evocando ulteriori servitori vogliosi di trucidarci allegramente oppure maledicono e danneggiano le nostre schiere con incantesimi offensivi. Le classi con cui affrontare l'avventura sono tre e sono, anche se necessitano di un approccio diverso, abbastanza banali. La prima è il guerriero, generale carismatico che comanda eserciti numerosi e potenti, ma non è molto abile con gli incantesimi di supporto, la seconda classe è quella del paladino ed è un personaggio ibrido che ha sia abbastanza carisma per guidare un discreto esercito, che abbastanza abilità magiche per affrontare il nemico con un minimo di tattica, e infine la terza "professione" quella del mago che a differenza delle altre due classi preferisce di avere un esercito ridotto, ma abbondanti riserve di mana con cui castigare le forze nemiche tramite potenti incantesimi.

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