venerdì 21 gennaio 2011

Il fattore TW

Amo la serie Total War, che frequento dai tempi delle medie.
Va però detto che, come i grandi amori, a un certo punto finisce la fase di luna di miele.
Ho apprezzato il cambiamento di stile che è avvenuto con Rome, ovvero l'idea di passare dalla mappa strategia in stile Risiko a una mappa con punti movimento e capitali delle regioni.
Ho perdonato le poche innovazioni originali e le licenze poetiche di Medieval II, pecche compensate dal periodo storico scelto e dalle vecchie chicche ereditate dal primo Medieval.
Il passaggio all'era del XVIII-XIX è stato però deludente con Empire e Napoleon.
Le innovazioni ci sono, alcune anche originali, come la decentralizzazione dei centri economici che nei precedenti titoli era assente e l'unica fondamentale cosa che contava era tenere la capitale e lasciare che gli eserciti nemici scorrazzsero per le campagne.
Restano però i vecchi difetti che dopo aver vinto e rivinto un episodio dopo l'altro della Total War ti scoccia sapere che non sono stati ancora risolti.
Il primo difetto tipico della Total War è la diplomazia.
Esiste, ma è una questione puramente formale: salvo rarissimi casi è inutile, dato che le nazioni preferiscono morire schiacciate piuttosto che accettare di siglare trattati di pace, anche se convenienti. Rispetto a giochi dove la diplomazia è utile e ben gestibile, come Europa Universalis o Imperial Gory, la TW ha una posizione di netto svantaggio per quanto riguarda tale campo.
In alcuni giochi chi attacca un alleato subisce forti malus sulla ailità dello status per punire la bastardata. Pure in Napoleon, ma i malus non sono abbstanza deterrenti da impedire al nemico di fare lo schifoso.
Altro punto debole tipico della Total War è l'efficacia delle armi da lancio, specie quelle da fuoco. Fanno qualche danno alle formazioni e sono sempre di meglio di un bacino, ma le armi a distanza causano molti meno danni di quanto potrebbero in un ipotetico scontro reale: mi rifiuto di credere che uno squadrone di moshettieri, arcieri, o simili riesca ad ammazzare al massimo una decina di uomini. Uno squadrone significa 100-120 uomini, la prima fila ch spara dovrebbe essere composta da 30-40 uomini; 10 uomini messi fuori combattimento significa che chi spara ha una precisione pari al 25% nel migliore dei casi. Non dico che debba esserci un morto per ogni colpo sparato, ma una simile incompetenza da parte di un tiratore mi fa fortemente dubitare che nella storia ci siano state vittorie come Crecy, Agincourt o Nagashino, battaglie vinte da schieramente grazie per l'appunto a moschetti e arco e frecce.
Un simile difetto sono riuscito a sopportarlo a Medieval, Rome e Shogun, giochi ambientati in periodi dove le armi da lancio erano considerate armi di supporto, mentre la parte integrante della battaglia si decideva quasi sempre nella mischia.
Ma mi è stato difficile reggerlo a Napoleon e Empire, dove gli eserciti sono formati prevalentemente da moschettieri!
Vi è poi il fattore dell'intelligenza artificiale.
La Total War, specie negli ultimi titoli ha una discreta intelligenza artificiale. Con alcune pecche. Vincerete quasi sempre gli assedi se vi barricate dentro le mura, dato che appena le sorti sono incerte il nemico ha un blocco che gli impedisce di portare avanti un attacco risolutore.
A livello strategico ho ptuto constatare che l'IA è particolarmente robusta agli alti livelli. Peccato che bari parecchio, dato che ho visto a Napoleon nazioni assolutamente incompatibili allearsi con l'unico scopo di fottermi, anche quando non gli conveniva! Avrei pure capito se lo avessero fato quando facevo Napoleone, ma l'hanno fatto anche quando ho fatto la campagna coi prussiani. Insomma, mettere da parte gli interessi della Coalizone solo per darmi fastidio non è molto intelligente!
Ci sta poi il fattore STEAM, che personalmente non mi fa grande danno, dato che i titoli della TW sono tutti onestamente comprati (chi li scaricava ha invece preso una bella botta!) ma è scomodo perchè mi ha impedito di buttarmi sulla rigogliosa ricerca dei MOD, che con Medieval 2 e Rome avevo potuto apprezzare.
Ultimo punto, e questa è una cosa che veramente non capisco, è stata la scelta di sputtanare le armi d'assedio. Negli episodi precedenti le armi d'assedio avevano le munizioni giustamente limitate. Qui no.
Ultima, ma non ultima per importanza, pecca è la mancanza di una colonna sonora tosta come nei precedenti episodi. Nei precedenti c'era Jeff van Dyck, supportata dalla raccomandata, ma brava moglie Angela. A Napoleon è stato sostituito, forse perchè non adatto a creare una colonna sonora corente col periodo, fatto sta che chi l'ha sostituito non lo eguaglia neanche lontanamente.
Stupidamente e inspiegabilmente, a danno del realismo e dello stile d gioco.
Non so cosa pensare del venturo Shogun 2.
So che è un po' fastidiosa questa tendenza al remake, se dovevano fare un nuovo titolo, potevano decidersi a fare un TW ambientato nella guerra di Trent'anni, dato che il 1600 europeo è stato evitato. Del resto Shogun II è la classica mossa del ritorno alle gloriose origini, a livello di marketing molto redditizio. E anche preoccupante, perchè se già pensano a ributtarsi sui nostalgici c'è qualcosa che non va.
Personalmente credo che proveò il nuovo titolo in ogni caso, qualunque sia il periodo di ambientazione, sperando che ci siano se non altro che si risolvano almeno alcuni dei problemi che ho elencato.
In fondo, sono un sentimentale.
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