domenica 28 marzo 2010

Napoleon: Total War

E finalmente misi le mani sui nuovi episodi della Total War!
Nonostante la mia fervente passione per la serie, devo dire che il mio entusiasmo si è un po' smorzato, ma forse è dovuto anche al fatto che ho atteso troppo a lungo questo gioco e, non potendo più aspettare l'ho pagato senza aspettare che il prezzo si abbassasse.
Tuttavia è troppo presto per giudicare, dato che ho da poco iniziato a giocarci e ancora non ho preso il precedente episodio che forse è più interessante dato che non tratta un periodo così inflazionato come questo.
Il gioco è ambientato - come lascia intendere il titolo - nell'era napoleonica e vi ritroverete a viverla nei panni di Napoleone o dalla parte di una delle nazioni della Coalizione che gli sono andate contro.
La prima grande innovazione che ho potuto notare è che non dovrete avere a che fare con l'infinita quantità di strutture che dovevate costruire nei precedenti capitoli per potere avere un'unità minimamente decente. Un altro punto è la presenza di centri abitati secondari oltre alle capitali delle provincie: questi centri abitati sono molto importanti perchè al loro interno vi sono strutture che fanno la ricchezza culturale, economica e militare della provincia. Questo significa che se vi rifugerete come dei codardi dentro le vostre capitali una volta fuori di esse troverete terra bruciata e un'economia a pezzi e l'impossibilità di reclutare unità scelte.
Altro punto importante è la reintroduzione delle stagioni, che influenzano il gioco negli spostamenti delle vostre truppe, nell'efficacia della polvere da sparo e nel logoramento dei vostri eserciti: non vi sognate di mandare un'armata per 3 mesi in mezzo al deserto o di attaccare la Russia durante l'inverno, già Napoleone c'è cascato una volta!
Per quanto riguarda il livello tattico, da Empire è stata introdotta la battaglia navale e non potrete fare a meno di notare numerose somiglianze con Imperial Glory, sia per le battaglie navali che per la possibilità di presidiare gli edifici nelle battaglie terrestri, anche se il sistema di gioco Total War che ne è alla basa resa invariato e sempre vincente.
La campagna Napoleonica si divide in tre scenari, escluso il tutorial e la battaglia finale di Waterloo. Inizierete con la campagna d'Italia (facilina), quella d'Egitto (mediamente ostica) e quella completa, contro l'ennesima coalizione (veramente tosta!). Inutile dire che le prime due sono quasi un antipasto per la terza, che è il gioco vero e proprio e la versione più completa, dato che oltre agli aspetti economici e militari avrete da gestire anche quelli diplomatici e di gestione del governo.
In fondo siete voi che avete scelto di essere Imperatore, con tutti i pro e i contro...
Ho potuto anche riscontrare la presenza di un non troppo piacevole deja-vu, risalente ai tempi del primo Medieval: tenete buoni i vostri sudditi, specie quando conquistate la capitale di uno stato nemico, altrimenti vi ritroverete nel bel mezzo di una rivolta epica.
In questi casi spunta fuori dal nulla un esercito di rivoltosi che ha tutte le caratteristiche di un esercito regolare della nazione nemica che appoggia e, a volte, è anche molto più potente!
A livello tecnico, manco a dirlo, si vedono numerosi miglioramenti rispetto ai precedenti titoli.
Per ora ho potuto gustare alcune chicche come il suono dei tamburi e i fiati durante le marce, le grida durante la mischia, l'effetto terremoto quando due grandi masse di uomini cozzano l'una contro l'altra, gli uomini che saltano in corsa gli steccati quando si trovano davanti a essi e i cavalli che girano sperduti sul campo di battaglia dopo che i cavalieri su di essi sono stati fatti fuori da una moschettata.
Peccato che durante le battaglie i moschetti è come se sparassero dei proiettili traccianti, il che non permette di sentirsi appieno calati nel realismo della battaglia.

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