venerdì 3 ottobre 2008

Shogun Total War

Il principio era Shogun.
Il primo grande gioco della serie Total War, ispirato a una vecchia versione per Commodore del lontano 1986, è ambientato nel Sengoku Jidai, il periodo del Giappone in guerra, guerra che vede i numerosi signori della guerra giapponesi – detti damyo – farsi la guerra fra loro per conquistare la supremazia sull’isola.
La partita inizia nel 1530 e dovrete scegliere uno di questi clan fra Uesugi, Takeda, Hojo, Oda, Imagawa, Shimazu e Mori. Non esistono unità speciali per ciascun clan, tuttavia ogni fazione occupa una regione del Giappone con peculiari qualità produttive e caratteristiche che fanno sì che un certo tipo di unità reclutato al suo interno sia più abile di altre.
Poiché ogni fazione è specializzata in un certo tipo di unità, il giocatore potrà reclutare una data unità a un prezzo minore che in altre e sarà quindi possibile vedere fazioni diverse che, data la convenienza nel reclutamento di certe unità, hanno eserciti di composizione diversa: i Takeda possono reclutare unità montate a minor prezzo e avranno quindi eserciti con più unità di cavalleria, i Mori sono specializzati nei monaci guerrieri e avranno numerosi monaci guerrieri e così via.
Il gioco è diviso in due fasi, una strategica a turni in cui il giocatore si trova di fronte a una mappa in stile risiko sulla quale sposta truppe, crea eserciti, stringe alleanze e invia agenti e una fase tattica, nella quale dovrà comandare le truppe sul campo.
Ciascun turno corrisponde a una stagione e l’economia funziona in base al ricambio stagionale, con periodi di semina e di raccolta, le stagioni influenzeranno profondamente le scelte del giocatore, serviranno a decidere se è il momento propizio per attaccare, se il giocatore preferisce attaccare in una stagione umida o secca.
Sui campi di battaglia il giocatore non dovrà comandare automi disposti a tutto, si troverà a dare ordini a uomini in carne e ossa, uomini che dopo tanti si sforzi stancano e che se si trovano in minoranza fuggono.
L’inserimento delle variabili dovute al morale, variabili influenzate da bonus e malus come la posizione elevata, la morte del generale, l’uso di polvere da sparo e gli attacchi ai fianchi e alle spalle è senz’altro una degli elementi più intriganti del gioco che lo rendono speciale rispetto a un semplice gioco di strategia, vi troverete a vedere eserciti di proporzioni bibliche crollare di fronte a piccoli manipoli ben motivati e addestrati se il loro morale è stato messo a dura prova, sarà una gioia vederlo succedere al nemico e una tragedia quando succederà a voi.
Menzione d’onore all’espansione del gioco Mongol Invasion.
Il gioco introduce la guerra contro l’Impero Mongolo avvenuta nel XIII secolo, vedrete un Giappone unito (escludendo qualche fazione di ribelli) ritrovarsi attaccato dalla violentissima Orda d’Oro, un esercito di proporzioni ciclopiche che può fare uso di una micidiale cavalleria.
Vincere il gioco con i mongoli è divertente e relativamente facile, anche se dovrete dovrete conquistare l’intera penisola, se volete sputare sangue dovete combattere a fianco di chi storicamente (chissà come ha vinto). In quel caso si tratterà di un’impresa difficile e piena di sconfitte, nella quale, oltre a dover gestire un intero impero (con i mongoli la economica è messa da parte perché riceverete regolarmente rinforzi pagati coi saccheggi), dovrete vederne le province soccombere l’una dopo l’altra sotto.
Il giocatore giapponese non avrà vinto fino a quando un solo mongolo sarà sul suolo nipponico e a quel punto gli unici modi per vincere sono eliminare tempestivamente i primi capisaldi mongoli o respingere gli attacchi l’uno dopo l’altro, prolungando la guerra e l’esperienza di gioco.
Non solo.
L’espansione prevede anche la possibilità di giocare lo stesso scenario del Sengoku Jidai come nel gioco originale, con l’aggiunta di nuove unità e con la comodissima possibilità di poter scegliere in quale periodo della guerra cominciare, se dal 1530, dal 1550 o dal 1580.
In quel modo il giocatore potrà impersonare da subito i capofazione che hanno fatto la storia del periodo(i più famosi e interessanti sono quelli del 1550 perché prevedono la fase più intensa che vede contrapporsi Takeda Shingen, Uesugi Kenshin e Oda Nobunaga) nonché la possibilità di poter scegliere il livello tecnologico.


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