venerdì 26 settembre 2008

Bioshock




Affascinante. Questa è la prima parola che viene in mente quando si ha tra le mani questo videogame. L'idea degli sviluppatori di ambientare questo gioco in una misteriosa Atlantide in versione Art Decò è a dir poco geniale. E i risultati (se si ha un computer particolarmente potente) si vedono molto bene. In genere, per giudicare la qualità grafica di un gioco si usa come indice di qualità il realismo dell'acqua, e molte recensioni su questo gioco si sno soffermate, a mio parere troppo, su questa, ma io la penso diversamente, non ritengo sia una cosa particolarmente ammirevole, dato che questo gioco è ambientato SOLO in un mondo acquatico, quindi gli sviluppatori ne hanno basato uno dei punti di maggior qualità. Ciò che è interessante, invece, di questo gioco è la varietà. La varietà di molti fattori: la possibilità di utilizzare potenziamenti per le armi, di sabotare marchingegni elettrici per usarli a proprio favore e le interessanti (e che spesso rasentano il macabro) modificazioni genetiche che il protagonista del gioco è costretto ad impiantare nel proprio organismo per proseguire nell'esplorazione della città "atlantidea" chiamata Rapture. Ma un applauso sentito va, a mio parere dato alla splendida ed evocativa colonna sonora, che offre sia brani famosi come "Somewhere beyond the sea" Di Frank Sinatra ( ma chi se lo aspettava guarda!) e il "Walzer dei fiori" di Tchaikovsky (in una memorabile sequenza d'azione che io mi son goduto a suon di Tommy Gun) ; sia pezzi di musica esclusivi. Dulcis in fundo va detta la chicca migliore di questo gioco: la presenza di ben due finali che dipendono dal trattamento che il giocatore riserverà alle cosiddette "sorelline" (traduzione che non c'entra una beata mazza con l'originale inglese "gatherers") ovvero delle bambine "ogm" che sono incaricate di prelevare la sostanza necessaria alle trasformazioni genetiche, il cosiddetto "Adam": noi potremmo scegliere (dopo aver lottato non poco col loro guardiano, il "Big Daddy", un gigantesco umanoide vestito da palombaro) di risucchiare tutta la sostanza, prosciugandole in modo da ucciderle, oppure di salvarle utilizzando una speciale fiala. Da non perdere.


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