lunedì 23 novembre 2009

John Woo Presents: Stranglehold


Alla fine sono riuscito a toccare con mano questo o meglio con mouse e tastiera questo benedetto gioco. E le cose interessanti ci sono, eccome. L'ispettore della polizia di Hong Kong "Tequila" è il protagonista del gioco, ed è "costruito" usando il corpo e, nella versione inglese, la voce dell'attore cinese Chow Yun Fat che ha interpretato Hardboiled,il film di cui Stranglehold è un sequel, nella versione italiana, invece, la voce del vostro alter ego è quella del mitico Claudio Moneta, famoso per il gioco Mafia e molti altri titoli per Pc e Console. Il titolo ha la caratteristica di attrarre magneticamente il giocatore con molte caratteristiche. Prima fra tutte, sicuramente è la vasta gamma di azioni spettacolari che il giocatore può improvvisare: si va dal classico bullet-time, già visto nella serie Max Payne e non solo, ma anche a mosse acrobatiche come scivolare su una ringhiera e sparare in movimento, oppure utilizzare oggetti mobili come carrelli con rotelle, da sfruttare come vere e proprie piattaforme mobili da cui colpire il nemico senza colpo ferire. Ma poi ci sono anche le abilità speciali sbloccabili durante il proseguimento del gioco che quando vanno usate consumano una parte più o meno "esigente" della vostra adrenalina. La mia preferita devo dire è quella che si ottiene quasi da subito, ovvero il colpo di precisione, in cui Tequila estrae la pistola e mette al rallentatore il gioco per sparare un colpo chirurgico in un punto vitale o non dell'avversario desiderato. Puntato il bersaglio e premendo il grilletto la telecamera si sposta sul proiettile esploso che segue la sua traiettoria colpendo il malcapitato di turno che, tocco di classe, reagisce in modo diverso in base alla parte del corpo vittima del proiettile (il tutto al rallentatore e con un discreto spargimento di sangue, gioia degli amanti dello splatter!). Il difetto principale di queste perle di coreografia degna dell'ennesimo film o videogame a là Matrix è che per rendere più semplici le mosse gli sviluppatori le hanno fatto molto rigide. Mi spiego meglio: il protagonista non può saltare (tranne che in pochissimi casi) ma può solo tuffarsi, e purtroppo non sempre, più di una volta mi sono trovato nella situazione in cui mi sarebbe stato d'aiuto tuffarmi per coprirmi dietro un muro ma la rigidità di questo sistema di controllo mi ha portato a soccombere al fuoco nemico e a perire indegnamente. La trama ci porta a Hong Kong dove Tequila deve investigare sulla scomparsa di un poliziotto, quando scopre che il "collega" in questione ha un proiettile in mezzo agli occhi e che era un esca per attirarlo in trappola. Man mano che indaga il nostro eroe cercherà di sabotare i signori della droga locali e verrà a sapere che è in corso una guerra tra gang senza esclusione di colpi. Ed è costretto ad aiutarne una in particolare, la Dragon Claw, perchè la figlia e la nipote del Boss, chiamato Wong sono state rapite dalla mafia russa di Chicago, alleata di una delle sue bande rivali, la Golden Kane e che l'alter ego del giocatore dovrà andare a liberarle, insieme ad uno scagnozzo (che in verità è un poliziotto in copertura collega del protagonista). Perchè Tequila dovrebbe stare al gioco di questi mafiosi? Semplice: le due donne sono rispettivamente sua moglie e sua figlia, allontanate "per punizione" da Wong, perchè era "indecente" che sua figlia stesse con un poliziotto. La faccenda si complica quando si scopre che la missione affidata al compagno di Tequila non era esattamente quella di salvare le donne...

Particolare che mi ha tolto più di una risata è che a fine missione ci sarà mostrato l'equivalente in dollari di danni che abbiamo causato nello scenario, non dimentichiamoci infatti che praticamente tutto l'ambinete è distruttibile.I retroscena sbloccabili sono una chicca, per vari motivi: prima di tutto il negoziante che vende i "dietro le quinte" del titolo è il regista John Woo (disponibile, dopo essere sbloccato, anche come personaggio da scegliere nel multiplayer), prestatosi come Chow Yun Fat ad una sua incarnazione digitale. Un cameo di classe.
Per i videogiocatori "Standard" un buon titolo, per quelli amanti delle sparatorie al Rallentatore un must, per gli estimatori del regista John Woo un crimine non procurarselo, pena la morte!

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