venerdì 6 novembre 2009

Medal Of Honor: Airborne



Ammetto che ho scelto di installare questo tiolo come ripiego. Volevo cimentarmi in Stranglehold ma alla fine per un crash ho dovuto cambiare idea e gioco. Ho optato (incrociando le dita, perchè il PC con cui gioco sembra vada a vapore e non riesce a fare avviare titoli con una grafica promettente) per l'ultimo capitolo di Medal Of Honor disponibile per PC. Come si capisce dal titolo, non impersoneremo nè il ranger di Allied Assault, nè il marine di Pacific Assault, ma un soldato che appartiene all'aereotrasportata, più precisamente del corpo della 82esima divisione, la celebre "All Americans". Nonostante preferisca la storia della 101esima divisione "Screaming Ealges" devo ammettere che la scelta degli sviluppatori non è stata per niente stupida, anzi. Della 101esima ormai noi videogiocatori ne abbiamo le tasche piene, con il primo Call Of Duty e i tre capitoli della serie di Brothers in Arms (il terzo, anche se mi ci sono documentato purtroppo non ho avuto ancora l'onore di provarlo, purtroppo)! Questa scelta è ottima perchè ci porta in scenari ancora non esplorati negli FPS, come le operazioni Husky (per i neofiti della seconda guerra mondiale l'invasione della Sicilia)e Avalanche (un'operazione non molto conosciuta che ha preso piede nei dintorni di Salerno). Per non parlare dell'operazione Market Garden. Questa è stata già vista in Brother In Arms Hell's Highway, ma il settore evocato è diverso, dato che BIA vede i paracadutisti coinvolti ad Eindhoven e qui a Medal Of Honor invece si combatte a Nijemegen (riprodotta benissimo). Conclusa la parentesi storica parliamo del lato rozzo della recensione ovvero il Gameplay. Principalmente Airborne introduce due elementi. Il primo è indubbiamente quello "obbligatorio" dato che fondato su un gioco dedicato all'aviotrasportata, ovvero il lancio col paracadute: potremmo infatti condurre le danze appena saltiamo fuori dall'aereoplano che ci porta a destinazione. Questa innovazione è senza dubbio molto interessante, ma parecchio impegnativa. Infatti il sottoscritto sarebbe morto al primo lancio dato che l'esito dei miei lanci col paracadute era definito come "atterraggio disastroso" e ogni volta si trovava proverbialmente a mangiare la polvere. Il lancio è inoltre utile, oltre che a farci capire se siamo portati per il paracadutismo o meno, dal punto di vista tattico: infatti il paracadutista astuto sa che conviene atterrare su una posizione sopraelevata come il tetto di una casa, o magari anche la torre del campanile della chiesa di turno, possibilmente lontano dai nemici assetati del nostro sangue.
Il secondo grande punto aggiunto in Airborne è la possibilità di potenziare sul campo le nostre armi. Ognuno degli strumenti di dolore che avremo fra le mani avrà infatti 3 possibili potenziamenti (purtroppo non personalizzabili), che possiamo ottenere guadagnando esperienza con la determinata arma usandola contro il malcapitato di turno aumentando i "punti esperienza" con colpi in testa, attacchi corpo a corpo, e in caso di armi esplosive uccisioni in contemporanea di 3 o 5 nemici. E queste chicche sono molteplici: citando due esempi un nostalgico dei Film di gangster dovrà specializzarsi nel Thompson da 30 colpi e arrivato al terzo grado di potenziamento, avrà fra le mani un thompson da 50 colpi(il primo e il secondo potenziamento sono rispettivamente il manico supplementare e un miglioramento della canna)! Oppure se preferiamo specializzarci nella lunga distanza sarà sufficiente attuare lo stesso ragionamento con l'M1 Garand che al terzo potenziamento sfoggia un pratico tubo da cui è possibile sparare le bombe a mano.
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