lunedì 16 novembre 2009

Rise Of Nations + Thrones & Patriots


Ormai questo titolo è parecchio stagionato, risale al 2003, ma si sà, spesso le cose migliori si trovano nel passato, ergo ho deciso di fare una recensione su questo gioco della Microsoft.

Non a caso, il gioco è stato molto premiato e i motivi ci sono. Personalmente ho fatto l'errore di provare prima il sequel(Rise Of legends, Abbreviamolo in ROL facciamo prima) dell'originale, e quindi il mio gradimento, viziato dalle notevoli limature fatte anni dopo nel seguito, ne ha risentito un po'. Ciononostante ho saputo percepire la ventata di novità che può aver portato Rise Of Nations nell'ormai lontano 2003. Prima di tutto il gioco ha "inventato" nel genere degli RTS gestionali, il concetto di confine nazionale: infatti esso sarà individuabile facilmente dato che l'aerea del giocatore sarà circondata da una linea colorata che ne delinea per l'appunto i confini. Entro questi limiti fisici il giocatore che nè è responsabile (e i suoi alleati) ne ricevono benefici che vanno dai rifornimenti illimitati alla possibilità di trincerarsi. Al contrario i nemici vedranno le loro scorte esaurirsi e di conseguenza le loro truppe che perdono col tempo punti ferita. Questo fattore rende interessante il gioco perchè impedisce di fare piccoli raid decisivi con poche unità e spinge il giocatore ad interrogarsi quale possa essere l'esercito perfetto, equilibrando il numero di armi d'assedio, fanteria, unità dedite al rifornimento delle truppe e cavalleria(sostituita nelle ultime tre epoche del gioco dai mezzi corazzati). Il sistema tecnologico è un po' complesso, quando ci si fa l'abitudine ci si accorge della sua utilità, dato che, ad esempio toglie al giocatore lo stress, che si provava ai tempi di altri Rts come Age Of Empires e Warcraft, di dover costruire abitazioni su abitazioni per costruire un esercito decente. Qui infatti la faccenda è diversa dato che a fornire gli "alloggi" sono i gradi della tecnologia militare, e non più delle strutture che occupano spazio utile ad altre costruzioni. Altro punto positivo è dato dalla presenza di una gestione dell'economia. Personalmente io non sono un fan dell'edificare più strutture dello stesso tipo, ma con questo gioco la mia idea è cambiata data l'intoroduzione delle città al posto dei classici insediamenti alla Age Of Empires. Esse non sono solo il punoto di raduno degli abitanti del villaggio ma sono dei veri nuclei attorno ai quali si costruisce il proprio impero e si è spesso costretti a costruirne più di una per avere un 'economia solida. Il commercio è sviluppato in modo semplice e originale e coinvolge le carovane e le città che ho nominato poc'anzi, inoltre i mercanti saranno una parte importante dell'economia: essi infatti sono incaricati di rifornire il vostro regno di risorse rare che possono dare utilissimi potenziamenti alla vostra economia e al vostro esercito. Per le unità non si è cambiato molto rispetto ai precedenti giochi che ho già citato, a parte il fatto che le truppe di fanteria non comprendono una ma tre unità e il fatto che hanno un'intelligenza artificiale discreta. Le modalità di gioco sono varie si va dall'addestramento (che segue parte della storia inglese dalla rivoluzione della regina Boadicea alla battaglia d'Inghilterra)alla classica mappa casuale per le schermaglie. È presente una campagna che permette di interpretare varie nazioni (qui molte a differenza di Rise Of Legends in cui erano solamente 3) dall'antichità fino all'età contemporanea, inoltre c'è la possibilità di esercitarsi a giocare tramite delle piccole sfide, che consistono nell'uccidere civili entro un tempo limite, proteggere una meraviglia dalle mani nemiche o una sifda a perdere meno truppe possibile in una battaglia. C'è anche un aggiornamento, Thrones & Patriots che aggiunge strutture, unità e qualche nazione giocabile e della campagne supplementari ambientate in varie epoche e luoghi del globo, come le conquiste di Alessandro Magno, le guerre per contendersi i territori americani, la campagna napoleonica e infine un ipotetico scenario fantapolitico che vede un "riscaldamento" della cosidetta guerra fredda. Quest'ultima particolarmente è sviluppata in modo interessante, dato che è possibile ordinare missioni di spionaggio e vi è anche il livello DEFCON, ovvero quello che in tempo di guerra fredda era un "metro" con cui si misurava l'incandescenza della situazione USA-URSS. e quando esso raggiungerà livelli particolarmente preoccupanti si potranno utilizzare gli arsenali nucleari.


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