giovedì 11 settembre 2008

Baldur's Gate II: shadows of Amn.

Il secondo gioco della serie Baldur’s Gate 2 Shadows of Amn, è un progetto più vasto e ambizioso.
Il protagonista è sempre quello del gioco precedente, non è più un viandante che nel primo episodio aveva pochi punti ferita e abilità e si doveva dannare per ammazzare i nemici più “innocui”, ora è un avventuriero potente, come lo sono alcuni dei vecchi compagni che ritrova in questa nuova avventura.
Il gioco inizia con un prologo cupo e intrigante nel quale, dopo aver salvato Baldur’s Gate, il protagonista viene allontanato dalla città e costretto ad allontanarsi insieme al gruppo di compagni avventurieri che lo segue.
Durante il viaggio il gruppo viene attaccato da feroci creature ben più forti e numerose che lo fa prigioniero…e il personaggio principale si ritrova in una stretta e buia cella nella quale il suo aguzzino, un mago che sembra essere infinitamente potente e parecchio crudele, lo sottopone a incantesimi dolorosi per tastarne in qualche modo e non si sa come le qualità.
Il protagonista dovrà fuggire insieme al gruppo dalla tetra prigione per poi rispuntare in una città mai vista e realizzare che la grande avventura è solamente appena cominciata!
A differenza del primo, le ambientazioni sono diventate più variegate e, in alcuni casi, meno ortodosse per un gioco fantasy ambientato in uno scenario medioevale: ambientazioni dal gusto orientale, rinascimentale, ma anche fantascientifico a volte.
Il gioco, a tratti più cupo e claustrofobico del predecessore, assume le caratteristiche di un kolossal hollywoodiano. Oltre alla tensione e ai colpi di scena già visti nel primo, in questo seguito si potrà anche assistere (se si sono compiute le giuste azioni e dette le giuste parole) alla storia d’amore fra il protagonista e una delle sue compagne di avventura.
Il giocatore si ritroverà più volte di fronte a un bivio che, a seconda della scelata determinerà la trama in maniera più netta rispetto al primo gioco.
Il gioco ha anche una Morale che si esplicita con un tema ricorrente durante tutta la durata della trama: la vita.
La vita eterna che ricerca l’antagonista di turno, la vita eterna che lui anela come bene più prezioso e che, in alcuni casi, è la dannazione di chi la possiede, perché mette l’individuo di fronte alla grandezza dell’eterno e alla ripetitività di una vita che può a volte sembrare vuota e straziante. Un messaggio moraleggiante e filosofico che rende questo gioco sempre più vicino a una saga giocabile.
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